Lunedì 15 dicembre è morto il chitarrista inglese Davy (Davey) Graham, stroncato a 68 anni da un cancro ai polmoni. Nato a Leicester da padre scozzese e madre originaria della Guyana, è stato il maestro riconosciuto di una generazione di chitarristi acustici esplosi negli anni Sessanta a Londra sull'onda del folk revival; tra i suoi allievi e discepoli si contano musicisti come Bert Jansch, John Renbourn, Martin Carthy, John Martyn e Paul Simon, che nei folk club inglesi fece il suo apprendistato musicale prima di tornare negli Stati Uniti e formare il fortunatissimo sodalizio con Art Garfunkel.
A Graham si deve la diffusione di un'accordatura modale o "celtica" tuttora usatissima dai chitarristi acustici di stile folk (il cosidetto DADGAD, o Re-La-Re-Sol-La-Re) nonché l'invenzione di uno stile chitarristico noto come "folk baroque", che alla musica tradizionale delle isole britanniche e al blues/jazz afroamericano combinava, in anticipo sui tempi, elementi di musica etnica, indiana e marocchina, frutto dei numerosi viaggi del musicista in giro per il mondo. Le sue incisioni per la Decca nella prima metà dei Sessanta restano dei capolavori del genere: spiccano, nella sua abbondante produzione, album come "Folk roots new routes" (inciso in coppia con la cantante Shirley Collins) e "Folk, blues & beyond" e l'Ep "3/4 A.D." (quest'ultimo contiene la prima versione del suo brano più celebre e più interpretato, lo strumentale "Anji", o "Angi"). In attività fino a pochi mesi prima della morte, Graham aveva inciso lo scorso anno un album in collaborazione con il cantautore Mark Pavey intitolato "Broken biscuits".
(Fonte Rockol.com)
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